Terzo Settore

Attualmente, la cooperativa si occupa della gestione di CAS centri di accoglienza per migranti e di progetti SPRAR e dell’erogazione dei servizi connessi.

L'Equipe

IL MEDIATORE LINGUISTICO E CULTURALE: è l’operatore che agevola il percorso di integrazione dei cittadini immigrati nel Paese di accoglienza. È un professionista che si adopera per rimuovere le barriere culturali e linguistiche, per diffondere una cultura dell’accoglienza e facilitare l’integrazione sociale ed economica dell’immigrato. Sa come interpretare i suoi problemi, ne comprende i bisogni e si attiva per dare una risposta concreta alle sue difficoltà; possiede una profonda conoscenza del contesto locale in cui opera e della rete di servizi territoriali.

L’OPERATORE DI ACCOGLIENZA: si tratta di un professionista che entra in azione nel primo stadio dell’immigrazione, cioè quello dell’accoglienza pratica dei migranti. Ha il compito di curare gli interventi che garantiscono l’integrazione. Segue gli aspetti gestionali della struttura e i beneficiari nella conoscenza e nell’accesso ai servizi del territorio.

L’OPERATORE LEGALE: è il professionista che si occupa dell’informazione normativa relativa allo status giuridico di rifugiato e le norme italiane e comunitarie su immigrazione ed asilo, offrendo supporto per le pratiche amministrative e burocratiche per accedere alle procedure di richiesta asilo.

PSICOLOGO: mette in atto interventi volti a fornire un sostegno di carattere psicologico agli ospiti del centro di accoglienza, con particolare attenzione alle persone appartenenti a categorie vulnerabili.

Glossario

Centro di accoglienza: è la struttura in cui i migranti richiedenti asilo vengono accolti dopo lo sbarco in attesa della convocazione per l’audizione in commissione e per il tempo necessario ad avere l’esito e a proporre eventuale ricorso avverso la decisione della Commissione Territoriale.

S.P.R.A.R.: è l’acronimo di Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati ed è costituito dagli enti locali che aderiscono alla rete mettendo in atto progetti territoriali di accoglienza integrata a favore dei migranti e che accedono, nei limiti delle risorse economiche disponibili, al Fondo Nazionale per le Politiche e i servizi per l’Asilo.

Rifugiato: è un cittadino straniero che, per il timore fondato di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o opinione politica, si trova fuori dal territorio del Paese di cui ha la cittadinanza e non può o, a causa di tale timore, non vuole avvalersi della protezione di tale Paese. Può trattarsi anche di un apolide che si trova fuori dal territorio nel quale aveva precedentemente la dimora abituale e, per le stesse ragioni, non può o non vuole farvi ritorno.

Pocket money: è un contributo in denaro da corrispondere a ogni beneficiario e destinato alle piccole spese personali, ulteriori rispetto ai beni e ai servizi garantiti dal progetto di accoglienza; oltre a consentire ai beneficiari di acquistare anche generi voluttuari e non di prima necessità, è uno strumento di supporto ai percorsi di inserimento: permette, infatti, di acquisire maggiore confidenza con la valuta e di testare direttamente il costo della vita.

Permesso di soggiorno: è il documento che permette agli stranieri non comunitari di vivere in Italia da immigrati regolari. Il permesso elettronico è una tessera magnetica simile ad una carta di credito, con un microchip e una banda a memoria ottica che contengono i dati anagrafici, la fotografia e le impronte del titolare in formato digitale. Non devono chiederlo gli stranieri che sono in Italia per un periodo non superiore a tre mesi con un visto turistico, per affari o per studio.